Benito Fiore
Cenni di una vita straordinaria

Valori italiani, formazione internazionale

La forza di una famiglia siciliana numerosa, essere il sesto di sei sorelle ed un fratello, è il contesto di valori umani e solidi principi in cui Benito Fiore radica quello che poi diverrà il proprio successo in Italia ed in vari paesi esteri.
Dal padre liutaio di professione, Benito apprende presto i principi cardine del vivere secondo disciplina e dedizione al lavoro. Dalla madre, cuoca appassionata e di singolare maestria, assimila la grande passione per l’arte culinaria, per poi dedicarsi alla conoscenza degli aspetti più puramente culturali e tradizionali.
Ma è con Maurizia, sua musa culinaria e preziosa compagna e moglie, che Benito condivide la travolgente passione per la cucina. Maurizia, cuoca straordinaria e vorace lettrice di ricettari che fa puntualmente vivere nelle sue sublimi creazioni culinarie.

Benito ha tre figli, Fiorella (1967), Andrea (1969) e Norman (1970), e ben  sei nipotini ai quali è profondamente affezionato: Jaya (2004) e Gabriel (2007) sono i figli di Andrea e sua moglie neozelandese Serena; mentre Ilaria (2003), Estella (2005), Amalia (2007) e Aurora (2010) sono le figlie di Norman e della moglie inglese Sarah. Nel 2018 si e’ aggiunta come figlia adottiva Lucia (1979) assieme al marito Fabio (1970), entrambi molto affezionati a Benito.

ESPERIENZA

La prima esperienza nel Gruppo ENI ricopre 11 anni

Per la Saipem e la Snam Progetti (Ingegneria e Costruzioni) è Responsabile Amministrativo delle Filiali Estere nel periodo 1961 – 68. E’ in Svizzera (Coira, 1961-63), poi in India (Calcutta e New Delhi, 1963-65) e successivamente in Grecia (Salonicco 1965-68).

14 anni nel Gruppo

Montedison

Quando nel 1974 Eugenio Cefis, Presidente dell’ENI, si trasferisce alla presidenza della Montedison, costituisce una propria ‘cordata’ chiedendo a Benito di farne parte, assicurando così la necessaria continuità manageriale ENI–Montedison.

La seconda esperienza nel Gruppo ENI ricopre 7 anni

Il 1988 è l’anno in cui avviene la fusione delle aziende del settore chimico della Montedison in EniChem, poi acquistate totalmente dall’ENI. Un contesto aziendale che permise a Benito di rientrare nella società originaria, ossia il Gruppo ENI.